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La Forza della squadra

Dal numero di Dicembre 2015/2016 H2Open h2openmagazine.comLa forza della squadra. 7 nuotatori inesperti. 12 settimane di allenamento. Una nuotata in mare di 10 km. Un obiettivo impossibile? Non per l’allenatore Lawrence Stubbs

Lawrence ci racconta quest avventura…

Una domanda che mi viene spesso rivolta e’ pensi che sia in grado di nuotare una maratona? La mia risposta e’ sempre Si!

La vera sfida e’ convincere che l’impensabile è possibile. Creare l’ambiente per il successo e’ la vera sfida per un allenatore o leader.

Per un nuotatore inesperto l’idea di completare la nuotata di 10 km a Southhead Sidney dopo 12 settimane di allenamento e con solo 2 km di distanza gara sulle spalle potrebbe essere considerato un sogno impossibile, ma questo e’ proprio quello che e’ riuscito a fare un gruppo di nuotatori di Thirroul (New South Wales).

La 10 km di Southhead e’ una delle piu impegnative nuotate nel calendario gare australiano. Acqua profonda, scogliere ripide, spesso condizioni difficili, l’idea degli squali e forti correnti si sommano per rendere questa nuotata la regina delle gare della costa orientale.

Promossa come una 10 km ma in realta’ piu lunga, la gara prevede un percorso evocativo a nord lungo scogliere a picco da Bondi a Watson bay.

I partecipanti sono stati ripescati dall acqua nel 2014 per non essere riusciti a conpletare la distanza nel tempo consentito. Per essere sicuro di finire la gara devi nuotare 10 km all’ incirca in 3 ore.

Il gruppo dei 6 nuotatori di Thirroul era composto da profili tipici dei nuotatori open water: 30-50 anni, uomini e donne professionisti con famiglie, e un lavoro.

Tutti condividevano una passione per il nuoto ma non avevano mai immaginato di fare piu’ di un paio di km di nuotata in mare.

I loro commenti precedenti al programma di allenamento erano un misto di dubbi, incertezza e paura di quello che poteva appostarsi in acqua.

La mia convinzione circa la loro capacita di completare la nuotata era illimitata: il compito era di aiutarli a vedere quello di cui erano veramente capaci.

Questo ha richiesto un piano in 4 fasi di cui solo uno riguardava aspetti tecnici della nuotata in open water.

Il primo passo e’ stato quello di ottenere l impegno dei nuotatori a fare una nuotata individuale di 10 km quando la distanza maggiore che avessero mai nuotato era 2 km.

La sfida era quella di creare un ambiente sicuro, di supporto e energetico che inspirasse sicurezza e miglioramento, mantenendo ottimismo su tutto quello che ognuno poteva realizzare.

Un primo meeting ha creato le basi per iniziare il programma di training delle 12 settimane. Abbiamo parlato della resistenza della nuotata in open water, del difficile piano di allenamento di 12 settimane, delle loro paure e preoccupazioni e di alcuni esempi di successi ottenuti da altri. I nuotatori hanno lasciato il meeting convinti che il piano fosse solido

Il passo successivo era di circondare il gruppo di individui che potessero essere per loro fonti di ispirazione e che potessero mostrare loro cio’ di cui erano capaci.

Anche se ho completato la traversata della Manica nell’Agosto del 2014, avevo bisogno di qualcuno che mi potesse aiutare a motivare il gruppo.

Arrivo’ allora Craig Gruber. Nel 2014 questo eroe del triathlon aveva fatto una generosa offerta di aiutare il suo amico Sharn McNeill – che soffre di una forma di sclerosis- a realizzare il sogno della sua vita, e completare Ironman di triathlon

Sharn in tandem con Craig in kayak e sulla bici e con la sedia a rotelle nella corsa hanno completato la sfida. La loro storia e’ finite su tutte le copertine dei giornali.

Raccontando questa storia al gruppo dei 6, Craig li ha aiutati e ispirati a credere nella capacita’ umana di resistenza

Il terzo passo era di far lavorare il gruppo insieme.

Antoine de Saint-Exupery ha detto “l uomo e’ un nodo, una tela, una maglia all interno della quale le relazioni sono legate. Solo le relazioni contano”. A mio parere questa frase chiaramente definisce l’aspetto piu importante dell allenamento , aiutare questi nuotatori a formare tra loro delle relazioni reciproche e significative .

La forza di un gruppo di individui a raggiungere l’impensabile e’ sottovoalutato.

I post in un gruppo privato di facebook, le nuotate nei week end, gli incontri, e una 2-giorni di nuotate nel parco marino di Jervis Bay hanno fatto si che il gruppo si sentisse sempre piu unito.

Il passo finale e’ stato quello di seguire un piano di allenamento di lunga distanza che includeva attivita’ mirate alla come acclimatizzazione, training sulla resistenza, miglioramento capacita’ e tecnica di nuotata in open water , strategia e tattiche di gara, nutrizione e training a terra.

Non dobbiamo mai sottovalutare la durezza mentale necessaria per resistere alle avversita’. Come molte cose nella vita piu’ ci esponiamo alle prove, piu elastici diventiamo.

Accentare delle sfida e allenarsi con un gruppo di persone impegante verso il proprio successoe quello del gruppo rende il cammino piu facile e a mio parere e’ l’aspetto piu appagante di qualsieasei sforzo.

Mi aspettavo che il gruppo si rompesse dopo la cerimonia di consegan dei premi, invece ancora oggi I nuotatori sono in contatto e si ispirano per accettare nuove sfide

Ritengo che la ricetta del successo non e’ nei manuali, dobbiamo andare oltre la teoria e all interno di un gruppo per trovare il segreto

Il nutrimento di individui di successo e’ creare un ambiente costruttivo, di supporto e inclusivo che ispiri le persone a fare meglio di quanto possano esse stesse mai immaginare.