Quanto allenamento richiede attraversare la Manica ?

Dal blog di Simon Griffiths – H2Open Magazine

Non avendo mai nuotato nella Manica non mi sentivo qualificato per dare una riposta a questa domanda, ma sono felice di condividere quello che ho imparato e osservato in 5 anni di pubblicazione di articoli su H2Open Magazine.

La risposta e’ che e’ tutto legato ad una serie di fattori tra i quali lo stato di forma fisica, le abilita’ natatorie,  l’acclimatazione all acqua fredda, la preparazione mentale, il tempo a disposizione, l’accesso a luoghi dove allenarsi e la situazione finanziaria. Quest ultima poi e’ spesso non presa in considerazione, ma c’e’ da considerare un budget di diverse migliaia di sterline per questa nuotata.

La nuotata nella Manica puo’ essere preparata in meno di un anno. Nel libro di Greg Whyte – “Raggiungere l’impossibile” – il comico David Walliams ha affermato che con poca esperienze di nuoto alle spalle ha iniziato ad allenarsi nell autunno del 2015 e ha poi fatto la nuotata nell estate del 2006. David ha comunque un fisico adatto a nuotare lunghe distanze in acqua fredda e aveva poi un mentor a disposizione Mr Whyt.

Possono poi esserci persone che si allenano per anni senza successo.

Quindi di cosa c’e’ bisogno per migliorare le possibilità’ di riuscita per un impresa del genere ?

Abilita’ natatorie

Le abilita natatorie sono senza dubbio un elemento importante ma non il fattore critico per effettuare la traversata. La capacita’ di nuotare con continuita’ per ore e ore e’ molto piu importante che la velocita’ e la bellezza della bracciata. Puo’ avere senso dedicarsi a migliorare le tecniche di nuotata non solo per essere piu’ efficiente ma soprattutto per minimizzare il rischio di infortuni.

Tolleranza all’acqua fredda

L’ipotermia e’ un rischio mentre si nuota poinche’ si deve nuotare per tante ore nell acqua a 15.5/16 gradi o anche in acqua piu’ fredda.

La capacita di tollerare l’acqua fredda dipende da molti fattori tra cui quanto ti sei acclimatizzato durante le nuotate in open water durante gli allenamenti, la tua corporatura, l’alimentazione durante la nuotata e il livello di preparazione.

Per alcuni nuotatori e’ possibile raggiungere il necessario livello di acclimatizzazione in una singola stagione, iniziando a nuotare in open water ad aprile o Maggio, per altri ne occorreranno diverse di stagioni, altri invece potrebbero non raggiungerla mai.

Il giusto approccio mentale

Si dice che le nuotate di lunga distanza sono tutte una questione di testa, e ‘ poi  vero ?  di sicuro e’ un fattore importante. Si deve riuscire a continuare a nuotare quando si e’ stanchi, si freddo, fame e si e’ arrabbiati. Il giusto approccio mentale non e’ una cosa che o si ha o non si ha, e’ qualcosa che si può’ sviluppare attraverso il giusto training, la preparazione e la pratica anche se ci sono alcune persone avranno maggiore propensione di altre.

Abilita’ di rifocillarsi durante la nuotata

In genere durante la nuotata del Canale ci si ferma a mangiare o bere ogni 30 o 60 minuti. La maggior parte dei nuotatori utilizza bevande energetiche commerciali, a volte a doppia razione. Si assumono rapidamente per poter continuare a nuotare – i nuotatori esperti riescono a rifocillarsi  in meno di 10 secondi. Il tuo intestino ha bisogno di essere addestrato per far fronte a questo tipo di abuso. Quindi e’ essenziale fare pratica a questo tipo di alimentazione durante l’allenamento, anche per trovare i propri limiti di tolleranza. Non è raro che le persone vomitino durante la nuotata.

Personalmente, a meno che non sei ricco,e hai molto tempo a disposizione, sei un nuotatore, non ti consiglierei di tentare di nuotare il Canale della Manica in meno di due anni. Si può fare, ma sarebbe meglio se impiegassi un anno nella costruzione della tua esperienza e fiducia in open water attraverso una serie di nuotate brevi, ma progressivamente più lunghe e impegnative.

Simon Griffiths

Alimentazione: 3 errori da evitare prima di una gara

Hai dedicato tante ore dei tuoi allenamenti per perfezionare la tua tecnica. Ti sei allenato duramente  tutta la stagione. Ti senti pronto…. ma prima di partire, ci sono tre errori comuni che come nuotatore devi evitare prima di una gara. Non lasciare che questi errori nella tua dieta, compromettano la tua performance il giorno della gara.

ERRORE n.1: Non sperimentate prima della gara

Essere un nuotatore di un certo livello richiede di tener fede alla propria routine, mantenendo una dieta sana, pasti regolari, e livelli di idratazione costante. Fare modifiche ad uno qualsiasi di questi, meglio se fatto a inizio stagione. Proprio prima di una gara, non è un buon momento per sperimentare.

Non fate il carico di carboidrati la notte prima di una gara. Dando al vostro corpo una dose maggiore di carboidrati piu’ di quanto non siate grado di elaborarne, puo’ influenzare la digestione, e vi impedisce di sentirvi ben riposati e di avere una buona prestazione il giorno successivo. Questo non solo può essere negativo sul lato fisico, ma anche mentale.

Piuttosto optate per una cena ben equilibrata con la giusta quantità di carboidrati, proteine, vitamine e minerali. Pasta primavera, con pollo e verdure è un ottima opzione di pasto, anche se cercate di essere attenti con alimenti acidi come il pomodoro in quanto possono lasciare un senso di nausea. L’aggiunta di un leggero spuntino un paio d’ore prima di andare a letto può contribuire a garantire che i muscoli abbiano riserve di glicogeno sufficiente tali da fornire livelli di energia ottimali per la vostra gara. Un yogurt mescolato con frutti di bosco e una manciata di muesli sono alcuni esempi di una equilibrato spuntino prima di andare a dormire.

Evitate di sperimentare cibi ricchi di fibre il giorno della gara o la sera prima. La fibra è importante per la salute generale, meglio non abusarne pero’ prima della gara, soprattutto se il vostro corpo non è abituato ad assumerne. Meglio evitare alimenti ricchi di fibre come i fagioli e cereali, crusca. Piuttosto optate per piccole porzioni di frutta e verdura, per esempio ananas, una manciata di ciliegie o broccoli.

ERRORE n.2: Non saltate la prima colazione

La preparazione dell ultimo minuto o i nervi sono spesso le ragioni per cui troppi nuotatori fanno il grande errore di saltare la prima colazione. Mangiare la prima colazione, a casa o per strada, fornisce una spinta cruciale al metabolismo per i nuotatori, e come gli studi dimostrano, aiuta a mantenere i livelli di zucchero nel sangue e di energia costante per aiutarvi nella gara.

Aspettare fino a metà del giorno per alimentarvi non compensera’ l’energia che vi e’ mancata per aver saltato la colazione.

Se avete la gara di mattina, assicuratevi di fare una colazione leggera, e fate invece una colazione più ricca per quando la gara e’ nel pomeriggio.

Si possono provare diversi tipi di colazione nei giorni che precedono la gara per scoprire cosa funziona meglio per voi. Alcune opzioni da provare sane, ricche di energia, sono farina d’avena istantanea fatta con latta scremato o latte magro, pane tostato con burro di noci, cereali secchi, yogurt e frutta.

Se pensate di essere troppo nervosi o andate di fretta per poter mangiare del cibo solido, provate con un frullato con frutta e latte.

ERRORE n.3: Non portare sufficienti snacks

Gli snacks sono una grande fonte di energia tra una gara e l’altra, ma spesso i nuotatori si dimenticano di portarli o non ne portano a sufficienza o portano quelli sbagliati.

I migliori snacks sono piccoli e di solito hanno un mix di proteine ​​e carboidrati. La proteina è importante per mantenere il livello di zucchero nel sangue e livelli di energia equilibrati, e tengono la vostra fame a bada. Spuntini facili da digerire con le proteine ​​possono essere bastoncini di formaggio magro, yogurt, noci, latte a basso contenuto di grassi, hummus o un uovo sodo.

Poiche’ i muscoli hanno bisogno dei carboidrati per il carburante, si vuole essere sicuri di includere una combinazione di carboidrati facilmente digeribili per il vostro spuntino. Carboidrati semplici potrebbero essere succo al 100%, succo di mela, frutta fresca o secca, o bastoncini di verdure. Esempi di carboidrati complessi includono crackers, cereali secchi senza zucchero, o pita e altri tipi di pane.

Gli snacks sbagliati sono quelli con zuccheri raffinati come la soda, caramelle e dolci. Cercate di evitare questi il ​​giorno della gara.

Articolo dal sito swimswam.com

 

New York – Londra a…..Nuoto

Michael Ventre è un ingegnere di 38 anni di Londra.. sara’ la prima persona a nuotare 3,800 miglia da New york a Londra.
La nuotata durerà dai 5 agli 8 mesi a partire da Aprile 2017, e con questa impresa Michael raccogliera’ fondi per Oxfam.

Abbiamo fatto qualche domanda a Michael..

Che cosa ti ha ispirato ad accettare una sfida cosi estrema?
Ho provato a nuotare nel Canale Inglese nel 2007 ma non ci sono riuscito.. ho comunque continuato a nuotare per 13 ore prima che mi dicessero di salire sulla barca di appoggio..
questo non mi ha sfiduciato.. perche’ nuotare per 13 ore era un grande risultato per me all epoca.
Un paio di giorni dopo mi sono accorto che la mia resistenza non era un problema e che avrei potuto nuotare anche tutto il giorno..
Quindi ho cominciato a navigare su internet per cercare la nuotata piu lunga del mondo.
Ed e’ allora che mi e venuto in mente di nuotare da NY a Londra, visto che non era mai stata fatto prima.

Cosa commentano le persone quando parli di questa impresa ?
Mi dicono “Sei fuori di testa” “lo sai che puoi volare con British Airways e arrivare in 6 ore!”.

Come ti preparerai fisicamente? Com’è strutturato il tuo piano di allenamento?
Al momento lavoro a tempo pieno, e mi alleno quando posso, in media 90 minuti ogni sera nei giorni feriali in piscina… nei fine settimana mi dirigo verso la costa e accumulo miglia con nuotate di 6 ore continuative presso la spiaggia dei nuotatori di Dover.

Sara’ dura anche mentalmente oltre che fisicamente. Come ti stai preparando psicologicamente?
Avro’ una connessione internet a bordo e saro’ in costante collegamento con amici e familiari. Ci sara uno psicologo sportivo che mi seguira’, faro’ delle sedute skype regolari con lui dalla barca mentre mi riposo la sera.

Come sara’ organizzata la tua tabella di marcia giornaliera durante l’impresa ?
Nuotero’ per 6/8 ore ogni giorno, con pause pranzo cena e per riposarmi.
Quando non saro’ nella corrente dovrei coprire tra le 14 e le 18 miglia al giorno.. anche se la corrente potrebbe spingermi fino ai 20/40 miglia giornalieri..
Dormirò sulla barca di supporto.. una lettura GPS verrà fatta ogni sera quando esco dall’acqua cosi da poter ripartire dallo stesso punto il giorno dopo.

Che piano nutrizionale seguirai?
Brucero’ intorno alle 5000 calorie al giorno, quindi avro’ bisogno di alimenti ad alto potere calorico e liquidi, potrei passare anche un paio di ore ogni giorno mangiando e bevendo..

Cosa ti aspetti di trovare nell acqua oltre che temperature basse (anche 8 gradi Celsius), squali ??

non solo…meduse e condizioni meteo estreme..

Buona Fortuna Michael

Dalla Rivista H2Open h2openmagazine.com

Nuoto Master Campionati Regionali Lazio 6/7 Febbraio 2016

Sono sei, due europei e quattro italiani, i record stabiliti durante questo primo fine settimana ai Campionati regionali Lazio che si sono svolti presso la piscina coperta del Polo Natatorio di Ostia (25 m, 8 corsie). I due primati continentali arrivano da due Signore Master M60 ormai avvezze a queste imprese (vedi immagine copertina): Cristina Tarantino nei 1500 stile libero con 20.21.72 migliora il suo precedente 20.37.02 nuotato a gennaio dello scorso anno e Susanna Sordelli nei 200 misti con 2.52.21 cancella il 2.56.50 della tedesca Brigitte Merten del 2009 (precedente RI Mira Guglielmi 3.05.97).
Il primo dei quattro primati nazionali è ottenuto da Federico Filosi nei 1500 stile libero M25 con 16.07.48 che scalza il 16.29.14 di Riccardo Russo nuotato nel 2006, arriva quindi il 100 farfalla M60 di Gaetano Carboni con 1.10.86 che migliora il suo 1.10.95 momentaneamente perso grazie all’1.10.88 nuotato da Valerio Sciannamea nella batteria precedente! Si prosegue con il 200 dorso M65 di Claudio Tomasi che con 2.52.22 ritocca il suo precedente 2.53.56, a chiudere Desiree Cappa nei 200 misti M30 con 2.25.32 soffia il primato ad Alessandra Baldini che nel 2008 aveva nuotato in 2.25.70.
Vediamo nel dettaglio i migliori risultati di questo primo fine settimana di gare.
1500 sl
Si aprono decisamente alla grande questi campionati con il già citato RE M60 di Cristina Tarantino (CC Aniene) che con 20.21.72 raccoglie 1046.29 punti, buona prova anche per la primatista M65 Christine Jolly (Latina Aquateam) oro in 25.25.55 a meno di cinque secondi dal proprio RI che frutta però 900.07 punti. Segnaliamo il crono più veloce, seppur di poco, di Michela D’Amico (Nuoto e Can Civitate) prima M40 in 20.16.15 (880.87 pti).
In campo maschile il protagonista è Federico Filosi (Pol Univ. Foro Italico) con il suo nuovo RI M25 ci 16.07.48 che vale 998.61 punti, secondo crono assoluto per Francesco ‭Viola (Roma nuoto master) vincente negli M30 in 17.27.37 e 928.72 punti. Segnaliamo quindi le vittorie di Michele Barbuscia (CC Aniene) M45 in 18.11.28 e 923.69 punti, Maurizio Valissera (Nuoto e Can Civitate) M40 con 18.16.13 (900.09 p), Fabrizio Borrelli (Forum SC) M50 in 19.01.73 (908.88 p) e Giulio Teodori (Due Ponti) M55 con 20.04.16 (899.42 p).
200 ra
La domenica mattina si riapre con la migliore prestazione di Giovanna Cherubini (Flaminio SC) che nelle M45 domina in 2.57.93 e 936.10 punti, secondo punteggio per Daniela Petracchi (Roma nuoto master) alla vittoria M50 in 3.08.53 e 923.30 mentre la più veloce è stata l’M30 Elena Piccardo (Accademia nuoto Marino) oro in 2.53.73 (895.82 p).
Protagonsita al maschile Stefano Di Fazio (Panta Rei sport) che negli M45 vicne in 2.38.86 e 916.84 punti, il più veloce al tocco della piastra è però l’M25 Valerio Marianelli (Sport 2000 Roma) con 2.35.87 (875.34 p). Segnaliamo inoltre la buona prova di Alfredo Musy (Due Ponti) che negli M70 conclude la prova in 3.29.45 e 895.34 punti.
100 fa
Si prosegue con un ottima prestazione di Monica Soro (Roman Sport city) che nelle M45 con 1.06.85 raccoglie 990.43 punti e sfiora il primato di categoria che appartiene a Franca Bosisio con 1.06.28. Buone prove per Francesca Buttarelli (Flaminio SC) prima M35 in 1.10.16 e 909.06 punti e Chiara Iagatta (Villaggio sportivo Eschilo) oro M25 in 1.09 netti (891.30 p).
Decisamente avvincente la sfida M60 fra i due Master della Canottieri Aniene che a distanza di una batteria si sono soffiati il RI: Gaetano Carboni chiude al primo posto in 1.10.86 davanti a Valerio Sciannamea con 1.10.88 (919.42 e 919.16 p). Miglior crono assoluto per Luigi Saponaro (CC Aniene) che nuota un 58.10 da 920.14 punti, battuto però ai punti da Paolo De Laurentiis (Nuotopiù academy) primo M45 in 1.02.47 e 925.56 punti). Segnaliamo quindi le vittorie di Alessandro Francescangeli (SC Tuscolano) M40 con 1.01.40 e 914.98 punti, Erik Cappa (Villaggio sportivo Eschilo) M30 con 1.00.43 e 898.89 punti e Andrea Barisiello (SC Tuscolano) M35 con 1.01.35 e 896.98 punti.
200 do
La più veloce è Elena Carcarino (CC Aniene) oro M30 in 2.33.70 (897.14 p), ma le protagoniste di questa specialità sono le M45 con Laura Palasciano (CC Aniene) alla vittoria in 2.35.50 davanti a Stefania Corvo (Forum SC) e Tiziana Tedeschini (Empire Roma) rispettivamente in 2.37.01 e 2.37.64 (956.14, 946.95 e 943.16 p). Segnaliamo infine la prestazione dell’atleta della Due Ponti di Renata Marting che nelle M80 nuota in 4.28.59 e totalizza 923.82 punti.
Si chiude la mattina in bellezza con il RI M65 di Claudio Tomasi (Flaminio SC) che nuota un 2.52.22 da 937.93 punti, la migliore prestazione tabellare è però di Francesco Pettini (Emnpire Roma) oro M50 in 2.23.13 e 947.32 punti davanti a Gianfranco Cipresso (CC Aniene) con 2.25.90 e Enrico Salvatori (Corum SC) con 2.30.11 (929.34 e 903.27 p). Il più veloce è Roberto Tuccillo (Roma nuoto master) vincente negli M30 con 2.12.08 e 927.17 punti, alle sue spalle Mario Fabiani (Augustea) con 2.15.28 (905.23 p), bene negli M40 Mirko Beghin (RN Aprilia) alla vittoria in 2.18.23 e 924.33 punti).
200 sl
La terza sessione di gare si apre con la migliore prestazione di Tiziana Pinna (Forum SC) che vince le M45 in 2.19.86 e 940.58 punti davanti a Barbara Grillo (Due Ponti) seconda in 2.22.37 e 924 punti. La più veloce è Elena Carcarino (CC Aniene) oro M30 con 2.16.30 e 922.30 punti, buon argento per Alessandra Tersigni (Larus nuoto) con 2.18.72 e 906.21 punti, bella vittoria per Silvia D’Agostino (SC Tuscolano) nelle M40 che nuota un 2.20.59 da 914.36 punti.
Miglior crono e punteggio per Ivan Merli (Panta Resi sport) che si aggiudica gli M30 in 2.00.32 e 911.15 punti, sfida sul filo dei decimi negli M35 con Gianluca Volante (Forum SC) che mette la mano davanti ad Alessandro Ruggeri (SC Tuscolano) rispettivamente in 2.05.09 e 2.05.66 (904.71 e 900.60 p). Segnaliamo quindi la vittoria di Andrea Cornelio (Villaggio Sportivo Eschilo) negli M40 in 2.07.03 e 904.04 punti.
200 mx
Nell’ultima prova ben due record nuotati: Susanna Sordelli (Forum SC) fa l’europeo M60 con 2.52.21 e ben 1016.03 punti, mentre Desiree Cappa (Villagio Sportivo Eschilo) nelle M30 nuota il nuoco primato nazionale con 2.25.32 e 969.17 punti. Ottima prestazione anche per Monica Soro che nelle M45 con 2.33.05 raccoglie 971.84 punti e nuota il migliore stagionale di categoria dopo parecchi anni di assenza da questa specialità.
La migliore prestazione maschile e terzo crono assoluto è di Gianluca Sondali (CC Aniene) che negli M50 nuota un 2.19.40 da 978.48 punti, alle sue spalle il compagno di squadra Stefano De Vito che chiude in 2.27.76 e 923.12 punti. Seconda prestazione tabellare per Valerio Sciannamea che negli M60 vince in 2.40.06 totalizzando 936.59 punti, buon argento per Paolo Inghirami (Forum SC) che chiude in 2.47.23 (896.43 p). Segnaliamo inoltre le vittorie di Luca Romano (CC Aniene) M45 con 2.24.35 e 914.80 punti, Mirko Beghin M40 in 2.22.56 e 899.97 punti e il crono più veloce di Michael Muggeo (CC Aniene) M25 con 2.18.89 (884.01 p).
Appuntamento per i prossimi due week end sempre a Ostia.

Dal Sito Masterswim Cristiana Scaramel

Open Water a Londra… Nel Serpentine il 24 & 25 Settembre 2016

Come gareggiare nelle 2 sedi dei giochi olimpici di Londra 2012 Aperte le iscrizioni per 2 gare di nuoto molto diverse, entrambi si svolgeranno presso gli impianti sportivi delle Olimpiadi di Londra 2012. Il primo è il Campionato Europeo Master presso l’ Aquatic Centre di Londra e il secondo è un nuovo evento di nuoto in acque libere ad Hyde Park, che ha fatto da sfondo alla maratona di nuoto olimpica .

I Campionati Europei Master fanno parte dei Campionati Acquatici della LEN (la Lega Europea di Nuoto) si svolgeranno dal 25 al 29 maggio. Le distanze di gara comprendono dai 50m a 800m per lo stile libero e dai 50m fino a 200m per gli altri stili. La quota di iscrizione e’ di 45 € per la prima gara e di € 25 per ogni successiva. Per partecipare è necessario avere un età superiore ai 25 anni alla data del 31 dicembre 2016 e di essere un membro di una societa’ che è registrata con una federazione nazionale affiliata alla LEN .

Chiunque di età superiore ai 16 anni potra’ partecipare al primo giorno della manifestazione dello Swim Serpentine . La distanza è quella un miglio e la quota di iscrizione è di 39 sterline. Le mute sono opzionali, ma per chi non avra’ la muta sarà necessario utilizzare un galleggiante.

Swim Serpentine si svolgera’ durante due giorni: Sabato 24 e Domenica 25 settembre. Il primo giorno sara’ un evento di partecipazione di massa e gli organizzatori hanno assegnato fino a 6.000 posti per i nuotatori che saranno divisi in 18 ondate di partenze, durante tutta la giornata. L’entrata avverra’ attraverso uno scrutinio, che si chiuderà il 13 maggio o quando saranno state ricevute 16.000 richieste.

Il secondo giorno della manifestazione vedra’ invece lo svolgimento del campionato inglese di nuoto di acque libere da poco creato – su una distanza di oltre 3 km che comprende anche un invito per un gruppo ristretto di nuotatori per una gara di 5 km e gare per i nuotatori masters. Ulteriori dettagli e le informazioni complete su come registrarsi ai campionati britannici saranno poi resi disponibili nel mese di marzo.

“Swim Serpentine offre un’opportunità unica di nuotare un miglio in mare aperto all interno del Serpentine”, dice Hugh Brasher, direttore della gara per la societa’ organizzatrice della gara Maratona di Londra.”Noi tutti ricordiamo le immagini mozzafiato dalla competizione in acque libere nel Serpentine ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e questa è l’occasione per tutti di nuotare in questo luogo.”

David Sparkes, amministratore delegato di British Swimming , afferma: “Siamo entusiasti di essere coinvolti con Maratona di Londra su questo evento che si terrà nel Serpentine, che porterà alla mente di tutti noi ricordi le emozioni di Londra 2012. Ora chiunque sia interessato a nuotare in questa luogo di fama mondiale per il nuoto in acque libere ci sara’ l’opportunità di sperimentare alcune delle magie di Londra 2012. Ci auguriamo che tutti ora si iscriveranno”.

Dal Magazine H2O

Nuovo Pullbuoy Arena Swim Keel 

Arena Swim Keel?..c’è ’ voluto un po’ di tempo per capire come utilizzare il nuovo Swim Keel dell Arena, sembra un pullbuoy appiattito e deformato. E’ asimmetrico e l’estremita’ piu’ piccola ha un peso, questo lo rende piu’ interessante.

Usato in un verso sembra un pullbuoy regolare, è meno galeggiante e fa stare il corpo in una posizione piu’ naturale che e’ poi meglio per chi ha problemi alla schiena, ma non ti da aumento di velocita’ come il pullbuoy regolare..

 è anche un po’ piu’ stretto tra le gambe e quindi devi lavorare di piu’ per tenerlo a posto..

se lo giri dall altro lato diventa instabile e questo ti constringe a controllare la rotazione del corpo e senti  i muscoli lavorare dopo solo dopo poche bracciate..

Attenzione a dove punti il lato con la punta in modo da evitare che possa toccare le zone intime..

Puo’ essere usato anche come tavoletta…costringendo a mettere le mani sulla superficie aumenta la  pressione sulle spalle e la schiena..

la parte con il peso si trova intorno ai 25 cm al disotto della superficie dell acqua, diventa così una posizione piu naturale per le braccia

Lo Swim Keel e’ un utile sostituto della tavoletta e pull buoy e ha vantaggi rispetto a entrambi anche se ci vuole un po ad abituarsi ad usarlo..

Un miglio al giorno??..è stato difficile..ma è la cosa migliore cha abbia mai fatto..

 Le sette fasi della sfida nuota un miglio al giorno

Hai la resistenza per nuotare ogni giorno? I nuotatori del gruppo facebook “nuotiamo perche’ possiamo” hanno lanciato la sfida per diventare i campioni e nuotare un miglio al giorno

Quanto spesso nuoti ? Magari un paio di allenamenti a settimana e una nuotata lunga durante il fine settimana? Se stai preparando una gara forse ti alleni 5 o 6 volte a settimana ? Che ne dici di accettare una sfida di tipo diverso ? per quanti giorni di seguito pensi di riuscire a nuotare un miglio?

Nella comunita dei corridori la corsa ogni giorno e’ una pratica consolidata, ispirata dal corridore inglese Ron Hill, che corre ogni giorno dal 1964. 

Questa e’ una sfida che si può trasferire facilmente nel nuoto. 

Definisci la distanza e il lasso temporale e poi nuota ogni giorno. 

Il gruppo facebook “nuotiamo perche’ possiamo” ha quantificato la propria distanza minima: un miglio. 

Tutto sommato nuotare un miglio al giorno non e’ poi cosi difficile – finche’ non ti fermi a riflettere sulle possibili implicazioni sulla tua vita sociale, la tua famiglia e la tua salute. Nessun giorno di riposo. Questo si trasforma in un piano di  allenamento   piuttosto intenso. 

Se aggiungi poi che per correre ogni giorno hai solo bisogno di infilarti le scarpette, per nuotare invece devi trovare lo spazio acqua.

Il gruppo facebook “nuotiamo perche’ possiamo” ha accettato la sfida di nuotare un miglio al giorno per 30,100 e 365 giorni di seguito

In totale I nuotatori del gruppo hanno nuotato 2852 miglia e raccolto piu di 23.500 sterline per beneficenza

Come sono riusciti a trasformarsi in campioni per questa sfida? Ecco le 7 fasi :

1. Motivazione – La sfida e’ stata lanciata da Anoushka Bold, una nuotatrice inglese di 34 anni che vive ad Amsterdam. In seguito alla morte di sua nonna Anoushka voleva raccogliere denaro per beneficenza per le persone malate di cancro. Ha pubblicato la sfida su facebook e ben presto altri nuotatori hanno chiesto di partecipare. Molti partecipavano perche’ ritrovavano ragioni personali collegate al cancro. Altri erano mossi da motivazioni di tipo diverso tra le quali dimostrare che aiutare gli altri richiede sforzi oltre che i soldi oppure per un sincero amore verso il nuoto o anche per superare un momento di depressione.

2. Perseveranza – Qualunque sia stata la loro motivazione, molti dei nuotatori sono passati alla fase 2, alcuni hanno completato una sfida di 30 gg altri si isono mpegnati in una sfida annuale e altri si sono spinti anche oltre, per esempio Roger Soulsby, un nuotatore di 68 anni, ha completato 900 km in mare in un anno . A prescindere da quale fosse il proprio obiettivo, tutti dovevano includere il nuoto nella loro vita. Questo richiedeva molta pianificazione e organizzazione e avere il kit per l’allenamento sempre pronto. 

Viaggiare aggiungeva difficoltà, per esempio una nuotatrice del gruppo una volta ha nuotato 110 vasche in una piscina di 15m di un hotel mentre era in vacanza. Un altro ha dovuto nuotare tra un volo e un meeting ritrovandosi ad andare in piscine con il bagaglio e borsa da lavoro 

3. Esaurimento – E piu’ la sfida proseguiva piu’ ci sono state malattie e infortuni, come per esempio problemi con la cuffia dei rotatori, infezioni all orecchio e prurito.

Per chi aveva figli trovare un equilibrio tra nuoto e famiglia è stato difficile.

Effetti negativi ci sono stati per molti su pelle e capelli, ma per tutti i nuotatori la sfida piu’ grande e stato un puro esaurimento fisico. La pressione era tanta, molti si sono resi conto che non ce l avrebbero fatta e che la sfida era troppo grande.

4. Supporto – I nuotatori del gruppo non erano soli, si sono supportati costantemente gli uni con gli altri, si sono creati rapporti di amicizia tra persone residenti in varie parti del mondo. I nuotatori del gruppo si sono tenuti in constante collegamento tramite i post su facebook e si sono incoraggiati a vicenda.

5. Raccolta fondi – Quando raggiungevano momenti difficili, i nuotatori utilizzavano la raccolta fondi per beneficenza come motivazione per ritrovare gli stimoli. Molti dei nuotatori hanno anche superato il target prefissato per le loro donazioni.

6. Festeggiamenti – 13 dei nuotatori del gruppo hanno completato la sfida di nuotare un miglio al giorno e hanno festeggiato in modi diversi, c’e’ chi ha organizzato un gruppo di 40 nuotatori per completare il suo ultimo miglio. Il festeggiamrnto piu’ grande e’ stato quello di Anouska che ha ospitato l’intero gruppo ad Amsterdam per il suo ultimo miglio. 

7. Conseguenze – Dopo mesi di sforzi e miglia nuotate e’ tutto finito. Ma la sfida ha poi cambiato la loro vita? 

Dopo aver raccolto migliaia di sterline in beneficenza e aver testato i propri limiti sono cambiati un po’ tutti, hanno imparato che non c’e’ scusa che regga per non nuotare. Usando le parole di uno dei nuotatori che ha completato la sfida “e’stato difficile, ma e’ la cosa migliore che abbia mai fatto”

Dal numero di Feb/Mar 2016 

H2Open h2openmagazine.com

Penso positivo…

Alcuni consigli mentali per affrontare le difficoltà di una traversata..
 Adam Walker si e’ cimentato in 7 traversate negli oceani piu difficili del mondo. Ora e’ un allenatore di nuoto e uno speaker motivazionale. Il suo libro “l’uomo contro l’oceano” e’ stato pubblicato da John Blake

In questo articolo Adam Walker condivide 7 suggerimenti per chi nuota in acque libere, per rimanere concentrati mentre si combatte il freddo, la stanchezza..

1. Se qualcuno ti chiede come ti senti prima di una nuotata, allontana qualsieasi negativita’ e afferma “lo so che la finiro’”. E’ nella natura umana di proteggerci dalle delusioni. Ho imparato che essere positivi – anche quelle volte che non ero poi cosi sicuro – mi sembrava quasi di ingannare il cervello di gridare contro ogni demone..

2. Circondati di persone positive. Ci sono persone che non capiscono lo sport e ti chiederanno perché lo fai. Potrebbero anche dubitare delle tue capacità. Ma ci sono anche molte persone disposti a supportarti ..

3. Non pronunciare parole con associazioni negative come freddo. Mi ripeto costantemente ho caldo e sto comodo, in modo da non permettere alla mia testa di pensarci. Una volta ho ripetuto caldo/ tiepido /caldo per 6 ore e non ho pensato ad altro. Se pensi positivo non potrai avere pensieri negativi allo stesso tempo. Credi sempre che sei capace. Semplifica nella tua testa, se e’ semplice nella tua testa e’ semplice nella realtà’..

4. Ricordati perche’ stai facendo la nuotata, per esempio per beneficenza, per una sfida con te stesso. Continua a ricordartele queste ragioni. In genere mi lascio degli appunti sul mio letto con scritto cose tipo “nuotero nel Canale della Manica” ..

5. Sogna le sensazioni di completare una nuotata e immagina come ti sentiresti nel concluderla, come ne saresti fiero Rimani focalizzato sull obiettivo finale..

6. Pianifica sempre una nuotata successiva, cosi che quella che farai prima non e’ l’ unica sfida ma parte di un processo. Dopo la doppia traversata di Gibilterra avevo altre 5 nuotate a cui pensare ..

7. Ridi molto e goditi ogni esperienza. Sara’ dura alcune volte, ma se fosse facile chiunque lo farebbe. Non sei da solo, altri si sentono allo stesso modo. Sii fiero che sei differente e unico. Ricorda questo e il tuo destino e ne sei in pieno controllo.

Dal numero di Feb/Mar 2016 

H2Open h2openmagazine.com

Allenatore Master…

Articolo da US Master Swimming (USMS) Gennaio 2016Alcune informazioni sull autore dell articolo —

Terry Heggy

Ha nuotato per piu di 50 anni. Ha vinto nel 2006 un campionato nazionale Americano open water per la sua categoria e ha gareggiato nel campionato nazionale triathlon Americano nel 2014.

Ha allenato la squadra master di Foothills a Littleton, Colo dal 1986 ed e’ un trainer certificato del accademia nazionale di medicina sportiva

E’ anche autore del libro “la guida degli uomini timidi di successo con le donne”

Suggerimenti su come reclutare e trattenere nuotatori…

Tutti gli allenatori dei Master hanno bisogno di grandi capacita’ di comunicazione per dare efficacemente ai nuotatori degli allenamenti di qualita’ e utili feedback sulla nuotata.

Ma I migliori allentori sfruttano le loro capacita’ communicative per creare ancora piu’ opportunita’ per aiutare le persone a migliorare la propria nuotata costruendo e sostenendo l’appartenenza al club.

Ecco qui elencati alcuni comportamenti quotidiani che portano I nuotatori ai propri club e li incoraggiano a rimanere…

Riconosci ogni nuotatore

Mel Goldstein ex presidente US Master Swimming e vincitore del premio Ranson Arthur afferma che la cosa piu importante per I nuotatori e’ il loro nome.

Quando riconosciamo individualmente e per nome ogni partecipante all allenamento, rafforziamo l’idea che abbiamo cura di loro e diamo valore alla loro partecipazione

Altre cose che dovremmo sapere e discutere regolarmente con in nuotatori sono: 

• Obiettivi, comprese le prestazioni desiderate in occasione di eventi di riferimento, così come le loro motivazioni generali per l’adesione ai Masters. Alcuni membri nuotano per migliorare le prestazioni, mentre altri nuotano per essere in forma, per essere connessi socialmente, e in generale per autostima. Comprendete e sostenete ciascuno di questi obiettivi.

• Tempi, quello che ripetono durante gli allenamenti stabilisce quello che fanno in occasione delle gare. Quando si sa che tempi aspettarsi, si può dire quando i nuotatori possono avere bisogno di un giorno di riposo, o avere bisogno di un incoraggiamento in più, o bisogno di recupero supplementare. Potrai anche sapere quando distribuire degli elogi per lo sforzo supplementare e il miglioramento. Ogni volta che qualcuno stabilisce un record personale, annuncialo a tutto il team

• Tendenze e preferenze incluso se sono velocisti, fanatici della distanza. Se disponi di spazio in piscina e tempo si potrebbe anche progettare degli allenamenti particolare mirati a queste specialità 

• Desiderio di feedback alcuni nuotatori apprezzano richiami frequenti, altri invece preferiscono interazioni limitate con l’ allenatore

Non devi avere una laurea in psicologia per essere un buon allenatore ma lo sforzo che metti nel conoscere e nell interagire individualmente con I tuoi nuotatori sicurarmente migliorera’ la tua efficienza 

Allenamenti mirati a costruire lo spirito di squadra

I club di Masters sono molto piu forti e hanno un maggior tasso di ritenzione dei nuotatori quando questi si conoscono e si supportano a vicenda

E’ importante quindi strutturare degli allenamenti mirati a fornire alle persone una possibilita’ di interagire gli uni con gli altri. Alcuni suggerimenti in tal senso includono : 

• Staffette durante gli allenamenti : organizza delle staffette in modo che le persone di corsie diverse finiscano nello stesso team. Incoraggiali a presentarsi gli uni agli altri se non so si sono incontrati prima e fagli decidere chi nuota in che stile

• Durata delle nuotate: invece che iniziare ogni corsia separatamente ogni porzione di allenamento, fa si che tutti inizino e finiscano allo stesso tempo. Cosi facendo ci sara’ la sensazione che stanno facendo cose come un team piuttosto che come corsie individuali 

La cosa principale e’ promuovere l’ idea che ogni nuotatore fa parte di una squadra e non membro di una corsia 

Supporta eventi di squadra

Partecipa alle gare di nuoto in piscine e open water, alle feste di squadra. Sicuramente non sara’ possibile partecipare ad ogni singolo evento che I tuoi nuotatori organizzano, ma la tua presenza a questi eventi dira’ molto sul tuo impegno. Indossa il logo del team e dimostra di essere fiero dell organizzazione che rappresenti 

Parla ai nuotatori, ai triatleti, a chi va in palestra

Pensa a te stesso come un ambasciatore del nuoto Master. Comincia la conversazione con le persone che vedi nuotare, alzare i pesi, correre o andare in bici. Memorizza la frase “hai mai considerato di entrare a far parte di una squadra di nuoto Master” ?

Opzioni supplementarI per ingaggiare nuovi iscritti includono : 

• Biglietti da visita un buon biglietto da visita include le tue credenziali e I tuoi riferimenti cosi come info sulla piscine dove alleni, gli orari degli allenamenti e il sito web

• Entrate gratis Distribuire delle entrate gratis per gli allenamenti e’ un investimento da considerare per il futuro del tuo team. Quando un nuovo potenziale iscritto viene, presentalo per nome e incoraggia il team a dargli il benvenuto

• Follow up : Se qualcuno ha dimostrato interesse nei Master assicurati di fare un follow up entro una settimana. Chiama o manda una mail per chiedere se ci sono altre info di cui ha bisogno. Se tornano, assicurati di ringraziarli e fagli sapere che speri di vederli ancora al prossimo allenamento 

Fornisci risorse on line

Un sito web e una presenza sui social media puo’ realmente aiutare a tenere  i membri della squadra connessi con la tua organizazione. Un sito web dovrebbe almeno includere informazioni su posti per gli allenamenti, orari. Se le risorse lo permetono il sito web dovrebbe anche includere dettagli completi sugli allenamenti, orari delle gare,e risultati, foto e profili dei nuotatori.

Altri strumenti che potresti dover considerare di promuovere sono

• Facebook, twitter, instagram

• Sondaggi on line

Naturalmente dovrai decidere quanto tempo e sforzo metterai nella promozione del lavoro al di fuori della piscine. Ma la tua efficacia nella costruzione di un programma master potente, comincia con la propensione al tuo lavoro. Se ti vedi non solo come un allenatore ma anche come un “evangelista”del nuoto. Sarai sulla buona strada per raggiungere il successo nella tua professione.

Buona Fortuna e…divertiti

Terry Heggy

La Forza della squadra

Dal numero di Dicembre 2015/2016 H2Open h2openmagazine.comLa forza della squadra. 7 nuotatori inesperti. 12 settimane di allenamento. Una nuotata in mare di 10 km. Un obiettivo impossibile? Non per l’allenatore Lawrence Stubbs

Lawrence ci racconta quest avventura…

Una domanda che mi viene spesso rivolta e’ pensi che sia in grado di nuotare una maratona? La mia risposta e’ sempre Si!

La vera sfida e’ convincere che l’impensabile è possibile. Creare l’ambiente per il successo e’ la vera sfida per un allenatore o leader.

Per un nuotatore inesperto l’idea di completare la nuotata di 10 km a Southhead Sidney dopo 12 settimane di allenamento e con solo 2 km di distanza gara sulle spalle potrebbe essere considerato un sogno impossibile, ma questo e’ proprio quello che e’ riuscito a fare un gruppo di nuotatori di Thirroul (New South Wales).

La 10 km di Southhead e’ una delle piu impegnative nuotate nel calendario gare australiano. Acqua profonda, scogliere ripide, spesso condizioni difficili, l’idea degli squali e forti correnti si sommano per rendere questa nuotata la regina delle gare della costa orientale.

Promossa come una 10 km ma in realta’ piu lunga, la gara prevede un percorso evocativo a nord lungo scogliere a picco da Bondi a Watson bay.

I partecipanti sono stati ripescati dall acqua nel 2014 per non essere riusciti a conpletare la distanza nel tempo consentito. Per essere sicuro di finire la gara devi nuotare 10 km all’ incirca in 3 ore.

Il gruppo dei 6 nuotatori di Thirroul era composto da profili tipici dei nuotatori open water: 30-50 anni, uomini e donne professionisti con famiglie, e un lavoro.

Tutti condividevano una passione per il nuoto ma non avevano mai immaginato di fare piu’ di un paio di km di nuotata in mare.

I loro commenti precedenti al programma di allenamento erano un misto di dubbi, incertezza e paura di quello che poteva appostarsi in acqua.

La mia convinzione circa la loro capacita di completare la nuotata era illimitata: il compito era di aiutarli a vedere quello di cui erano veramente capaci.

Questo ha richiesto un piano in 4 fasi di cui solo uno riguardava aspetti tecnici della nuotata in open water.

Il primo passo e’ stato quello di ottenere l impegno dei nuotatori a fare una nuotata individuale di 10 km quando la distanza maggiore che avessero mai nuotato era 2 km.

La sfida era quella di creare un ambiente sicuro, di supporto e energetico che inspirasse sicurezza e miglioramento, mantenendo ottimismo su tutto quello che ognuno poteva realizzare.

Un primo meeting ha creato le basi per iniziare il programma di training delle 12 settimane. Abbiamo parlato della resistenza della nuotata in open water, del difficile piano di allenamento di 12 settimane, delle loro paure e preoccupazioni e di alcuni esempi di successi ottenuti da altri. I nuotatori hanno lasciato il meeting convinti che il piano fosse solido

Il passo successivo era di circondare il gruppo di individui che potessero essere per loro fonti di ispirazione e che potessero mostrare loro cio’ di cui erano capaci.

Anche se ho completato la traversata della Manica nell’Agosto del 2014, avevo bisogno di qualcuno che mi potesse aiutare a motivare il gruppo.

Arrivo’ allora Craig Gruber. Nel 2014 questo eroe del triathlon aveva fatto una generosa offerta di aiutare il suo amico Sharn McNeill – che soffre di una forma di sclerosis- a realizzare il sogno della sua vita, e completare Ironman di triathlon

Sharn in tandem con Craig in kayak e sulla bici e con la sedia a rotelle nella corsa hanno completato la sfida. La loro storia e’ finite su tutte le copertine dei giornali.

Raccontando questa storia al gruppo dei 6, Craig li ha aiutati e ispirati a credere nella capacita’ umana di resistenza

Il terzo passo era di far lavorare il gruppo insieme.

Antoine de Saint-Exupery ha detto “l uomo e’ un nodo, una tela, una maglia all interno della quale le relazioni sono legate. Solo le relazioni contano”. A mio parere questa frase chiaramente definisce l’aspetto piu importante dell allenamento , aiutare questi nuotatori a formare tra loro delle relazioni reciproche e significative .

La forza di un gruppo di individui a raggiungere l’impensabile e’ sottovoalutato.

I post in un gruppo privato di facebook, le nuotate nei week end, gli incontri, e una 2-giorni di nuotate nel parco marino di Jervis Bay hanno fatto si che il gruppo si sentisse sempre piu unito.

Il passo finale e’ stato quello di seguire un piano di allenamento di lunga distanza che includeva attivita’ mirate alla come acclimatizzazione, training sulla resistenza, miglioramento capacita’ e tecnica di nuotata in open water , strategia e tattiche di gara, nutrizione e training a terra.

Non dobbiamo mai sottovalutare la durezza mentale necessaria per resistere alle avversita’. Come molte cose nella vita piu’ ci esponiamo alle prove, piu elastici diventiamo.

Accentare delle sfida e allenarsi con un gruppo di persone impegante verso il proprio successoe quello del gruppo rende il cammino piu facile e a mio parere e’ l’aspetto piu appagante di qualsieasei sforzo.

Mi aspettavo che il gruppo si rompesse dopo la cerimonia di consegan dei premi, invece ancora oggi I nuotatori sono in contatto e si ispirano per accettare nuove sfide

Ritengo che la ricetta del successo non e’ nei manuali, dobbiamo andare oltre la teoria e all interno di un gruppo per trovare il segreto

Il nutrimento di individui di successo e’ creare un ambiente costruttivo, di supporto e inclusivo che ispiri le persone a fare meglio di quanto possano esse stesse mai immaginare.